I primi lavori

Alla Taverna di Messer Boccaccio!

Umana cosa è aver compassione degli afflitti: e come che a ciascuna persona stea bene, a coloro è massimamente richiesto li quali già hanno di conforto avuto mestiere e hannol trovato in alcuni; fra quali, se alcuno mai n'ebbe bisogno o gli fu caro o già ne ricevette piacere, io sono uno di quegli. Per ciò che, dalla mia prima giovinezza infino a questo tempo oltre modo essendo acceso stato d'altissimo e nobile amore, forse più assai che alla mia bassa condizione non parrebbe, narrandolo, si richiedesse, quantunque appo coloro che discreti erano e alla cui notizia pervenne io ne fossi lodato e da molto più reputato, nondimeno mi fu egli di grandissima fatica a sofferire, certo non per crudeltà della donna amata, ma per soverchio fuoco nella mente concetto da poco regolato appetito: il quale, per ciò che a niuno convenevole termine mi lasciava un tempo stare, più di noia che bisogno non m'era spesse volte sentir mi facea. Nella qual noia tanto rifrigerio già mi porsero i piacevoli ragionamenti d'alcuno amico le sue laudevoli consolazioni, che io porto fermissima opinione per quelle essere avvenuto che io non sia morto.

Gentili Signore, Cortesi Signori,
è per noi un piacere rivolgervi il benvenuto in questa bella serata d’estate.
BUONASERA
Le stelle sono alte in cielo, la brezza scompiglia i nostri pensieri, i grilli cantano..... (latrato)
Quindi un benvenuto a tutti voi, duchi e duchesse, marchesi e marchese, principi e principesse, baroni e baronesse, re e regine.…..
Ma un benvenuto anche a voi, donne di malaffare, uomini corrotti, giovani depravati, fanciulle licenziose, bambini golosi, commercianti ladri, politici falsi, e chi più ne ha più ne metta.
Noi possiamo offrirvi solamente storie, e con queste storie un goccetto di vino buono... (voci di apprezzamento)
Così se non vi piacciono le nostre storie potrete affogarle nel vino!... (urla di apprezzamento)
Cantate, quindi, perché siete arrivati...

...ALLA TAVERNA DI MESSER BOCCACCIO!

Alla taverna di Messer Boccaccio
Vuoi sapere che succederà?
Uno: rilassare!
Due: dimenticare i problemi della quotidianità!

Alla taverna di Messer Boccaccio
Ci son poche regole, si sa!
Tre: cantare e bere!
Quattro: ripartire carichi per affrontar la società!

Quando sono alla taverna
Non mi importa d’altro al mondo
Mi interesso di me stesso
E mi sento più giocondo

Io mi faccio un bicchierino
E divento chiacchierino
Conto i figli del postino
Ma i conti…non mi tornan mai!

Alla taverna di Messer Boccaccio
Vuoi sapere che succederà?
Uno: rilassare!
Due: dimenticare i problemi della quotidianità!

Alla taverna di Messer Boccaccio
Ci son poche regole, si sa!
Tre: cantare e bere!
Quattro: ripartire carichi per affrontar la società!

Propongo di brindare per ciascuno di noi!
Beviamo per chi lavora, non lo invidiamo certamente!
Beviamo per chi naviga, perché avrà una donna in ogni porto!
Bevo per chi beve ma, soprattutto per chi paga!
Bevo per i cristiani ma anche per i musulmani!
Bevo per le donne, soprattutto per quella brava donna di mia moglie!
Beviamo per i militari, che abbiano a cuore il nostro paese!
Beviamo per i monaci dispersi e per le suore, diciamo così, aperte!

Per il Papa e per il Re / Beviam tutti senza freno
Per il Re e per il Papa / Beviam tutta la nottata!

Beve quello, beve quella, beve il servo con l’ancella
Beve il nero, il rosso, il bianco, quello stolto, pigro e stanco.
Beve il padre, beve il nonno, beve il furbo, beve il tonno,
beve il povero e il malato, il fornaio e l’avvocato. (x 2)

Bevon cento, bevon mille, alcool puro e fan scintille.
Senza limiti e pudore bere fa più bene al cuore.

Al Fuoco! Al Fuoco!

Il musical AL FUOCO! AL FUOCO! è un’iniziativa che rientra nel PROGETTO GIOVANI dell’Associazione Culturale SAVONA IN MUSICA.
L’Associazione Culturale “Savona in Musica” nasce nel 1997 e opera sul territorio provinciale con numerose iniziative.

Il PROGETTO GIOVANI è il fiore all’occhiello dell’Associazione; attraverso questo strumento si intende prima formare e poi valorizzare giovani con interessi vicini alla musica, al teatro e a tutte le arti collegate. Ciascuno è dotato naturalmente di sensibilità artistica, l’idea di base è che tale sensibilità possa essere coltivata e potenziata in un’ottica amatoriale e/o professionale.

Con questo intento nasce dapprima l’ENSEMBLE CHITARRISTICO; nel corso degli anni ha sovente mutato formazione in un naturale ricambio mettendo assieme i migliori giovani chitarristi della Provincia di Savona.
L’ENSEMBLE propone brani della tradizione classica, pop e jazz in chiave concertistica elaborando musica vocale-strumentale d’assieme. Dagli esordi a oggi ha ottenuto consensi in manifestazioni a carattere nazionale e in numerosi concerti in Liguria, Toscana, Lombardia e Piemonte; nel 2004 ha collaborato con il Centro Teatro Ipotesi di Genova per le musiche di “Gracias, Mexico!” di Pino Petruzzelli.
Ha partecipato dal 2001 al 2006 alla “Rassegna dell’Entroterra Ligure” curata dalla Provincia di Savona.

È dell’ottobre 2006 la formazione della COMPAGNIA TEATRALE “MIAGOLI” (anagramma di Mioglia, il Comune che la ospita). Nasce dall’esigenza di ex alunni dell’Istituto Comprensivo Sassello a non accantonare il teatro musicale frequentato e praticato nel corso delle scuole medie.

Dalla simbiosi di queste due realtà (ENSEMBLE e MIAGOLI) parte l’idea di realizzare un musical originale.
Dario Caruso, che è anche fondatore e presidente di “Savona in Musica”, mette a punto AL FUOCO! AL FUOCO!, una rappresentazione realizzata dall’Istituto Comprensivo Sassello nell’anno scolastico 1997/1998 in occasione del 7° centenario della morte di Jacopo da Varazze. Ne ultima il testo e scrive nuovi brani musicali; poi Santina Scasso e Ivana Rossi realizzano scene e costumi.

Dopo alcune repliche AL FUOCO! AL FUOCO!, pur nella sua semplicità, sembra conquistare il pubblico; ci si avvale allora della sapiente regia di Enrico Campanati che si appassiona al progetto. Lo spettacolo nell’estate 2008 acquista la sua forma definitiva. Viene rappresentato a Mioglia, Albissola Marina, Sassello, Stella, Pietra Ligure e al Santuario di Savona. Ad oggi si calcola che, in dieci rappresentazioni, oltre quattromila persone lo abbiano applaudito.

Sinossi e cast

Fuori campo un uomo racconta di aver perduto la casa in cui è nato a causa di un incendio doloso. Così incomincia drammaticamente la narrazione; questo filo viene ripreso più volte fino alla conclusione dello spettacolo.

“Un tuffo nel passato” è cantata da un gruppo di frati dei diversi ordini capitanati da Jacopo da Varagine; nel corso del brano i frati si spogliano delle vesti per ritrovarsi in una sorta di Eden.
La nascita del fuoco riprende i passi fondamentali della Genesi; l’incontro con Dio è quantomeno informale.
“Brucia cha cha cha” è una coinvolgente danza che fa entrare lo spettatore nel clima goliardico del lavoro.
Jacopo enuncia quattro quartine introducendo il tema del fuoco nella storia.
Subentrano cinque streghe terrorizzate all’idea di essere bruciate sul rogo. Gli uomini spesso non sanno discernere il bene e il male.
L’incendio di Troia, la fiaccola di Olympia e Nerone rappresentano tre momenti cruciali per il mondo classico. La storia viene narrata così come è, forse leggermente rivisitata.
Jacopo introduce ancora in versi il secondo quadro: il fuoco dell’amore terreno, mentre le cinque streghe si apprestano a preparare filtri magici per irretire gli uomini. Il primo atto si conclude con un sabba.

Il secondo atto si apre con Jacopo che mette in guardia il pubblico sul pericolo del fuoco eterno. Son tre i santi che, attraverso la loro esperienza di vita e di morte, testimoniano l’atavica lotta fra bene e male: Santa Barbara, San Giorgio e San Michele.
Poi le crude parole del Giudizio Universale (estrapolate dalla Legenda Aurea) fanno da contraltare ad una scena esilarante: un gruppo di Amanuensi si incuriosisce copiando alcuni testi molto strani e pericolosi. La canzone “Libro di fuoco”, cantata dal frate Guardiano, li esorta a copiare ma non a leggere.
Ritornano in scena le streghe che vengono sottoposte al giudizio dell’Inquisizione; improvvisamente il processo diventa un grande Reality televisivo: gli inquisitori diventano presentatori, cameraman e microfonisti; le streghe sono al centro dello show e, inconsapevolmente, messe alla berlina.
Arriva Jacopo che ammonisce tutti i presenti: “Spegnete, spegnete il fuoco. l’Inquisizione non dovrebbe essere morta?”
Con la canzone “Fuoco al fuoco” e con i saluti finali si chiude.

“Fuoco al fuoco cenere alla terra
Gridiam pace e poi facciamo guerra
Fuoco al fuoco e pane al pane e al vino
Brucia il fuoco e fuma dal camino

Fuoco al fuoco polvere alla guerra
Girotondo tutti giù per terra
Fuoco al fuoco e acqua se vi piace
Gira il mondo se troviam la pace”

 

 

TESTI E MUSICHE ORIGINALI DARIO CARUSO

 

SCENE E COSTUMI IVANA ROSSI, SANTINA SCASSO

 

COLLABORAZIONE ARTISTICA ENRICO CAMPANATI

 

COMPAGNIA TEATRALE MIAGOLI
MARTINA BIALE, SARA DABOVE, GIULIA FRECCERO, ANGELA ELETTO, ELENA SCASSO, ALESSIO DOGLIO, SIMONE DONATO, MICHELE GINEPRO, ROBERTO PALERMO, SIMONE REBURDO, MATTEO RIZZO, DAVIDE SANTINELLI 

 

ENSEMBLE CHITARRISTICO
ALICE BELTRAME, GIULIA MASIO, LINDA PUPPO, DIEGO BELTRAME, DAVIDE MASSUCCO, STEFANO MASSUCCO, MARCO PIZZORNO, MATTEO PIZZORNO, MARCO PRATO, MATTIA PRATO

 

LUCI ANTONELLA CIRIO

 

SUONI ANDREA FASCIOLO, MASSIMO FRECCERO

 

SARTORIA RAFFAELLA BOGLIOLO, CLARA DE PALMAS, LILIANA PRATO

 

LOGO MARCO PRATO

 

Una Produzione ASSOCIAZIONE CULTURALE SAVONA IN MUSICA

 

Ricordando

 Jonathan V.

Lorenzo T.

Paola M.